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Pittore
Scipione Carignani
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Scipione Carignani
Scipione Carignani nasce a Torino nel 1821. Ben presto si trasferisce a Genova insieme alla famiglia, proprietaria di una fiorente attività commerciale. Nella città ligure viene avviato alla miniatura da Santo Panaro, per cui inizialmente si specializza in questa tecnica.
Trasferitosi a Roma, si avvicina alla pittura di paesaggio frequentando lo studio di Carlo Markò padre, ma divide la sua vita tra l’arte e l’impegno politico. In effetti, nel 1848 si arruola volontario per le campagne garibaldine, sostenendo l’indipendenza e l’unità d’Italia. Al 1850 si data la sua prima importante partecipazione ad una mostra: espone a Torino Rovine illuminate al tramonto e Veduta nelle vicinanze di Roma.
Nel 1852, sempre a Torino, espone una serie di paesaggi che ci indicano un suo soggiorno in Toscana, tra cui Cascina di Pisa, Lago di Massaciuccoli in Toscana. È in questi anni, dunque che si esprime con una tecnica libera e sciolta, prediligendo soprattutto le tele di grande formato. Dalla seconda metà degli anni Cinquanta, passa dai paesaggi laziali e toscani a quelli delle montagne, dei laghi e delle campagne piemontesi, proprio in corrispondenza del suo rientro a Torino.
Intriso di un romanticismo tutto legato alla lezione di Alexandre Calame, partecipa alle esposizioni torinesi e genovesi per tutto gli anni Cinquanta e Sessanta. Alla Promotrice torinese del 1857 presenta Paesaggio di composizione, Rimembranze di Racconigi e Lago di Avigliana, a Genova l’anno successivo invia Ricordo di Stupinigi, Paese e Motivo nella valle dei Salici presso Torino.
Paesaggi e vedute dalla forte valenza scenografica e di ampio respiro sono intrisi di un’attenzione naturalistica che aumenta sempre di più con il passare degli anni e grazie agli echi della Scuola di Rivara con cui l’artista si confronta alle esposizioni torinesi. A Torino nel 1863 espone Stupinigi, Stura, Collina di Cavoretto, Cittadella di Torino, nel 1868 Il principiar dell’autunno e Rigagnolo ai piedi di Cavoretto. Partecipa alla sua ultima esposizione nel 1875, con Dintorni di Stupinigi. Muore nello stesso anno a Torino.
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