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Pittore veneziano, rinomato specialmente per i quadri di scene famigliari, nei quali egli si distingue per la forza di colorito, la verità e la naturalezza delle pose e l'accuratezza con cui tratta i particolari.
Molte sono le opere eseguite da questo artista, e molte le Esposizioni a cui concorse.
A quella di Parma, nel 1870, si notavano quattro suoi quadri, cioè: "Sartoria da donna"; "Una parola nell'orecchio"; "Portone nel palazzo del Doge Francesco Morosini in Venezia"; "La leggitrice", opera encomiabile per la fina esecuzione e l'eleganza dell'insieme; alla Esposizione di Milano nel 1872 concorse con "I due amici"; "Il disinganno" e "La sorpresa"; a quella di Napoli nel 1877 con tre quadri: "Il giorno del ricevimento"; "Un vero amico" e "Interno di una cucina veneziana"; a Venezia nel 1881 espose due quadri: "Popolana di Venezia al pozzo"; "Laguna veneziana con barche peschereccie"; a Torino, nel 1880, due altri quadri: "Popolane di Venezia", "Chioggia, barche peschereccie"; a Roma, nel 1883, ancora due quadri: "La laguna" e "Una calle a Venezia".
Il Coen concorse inoltre, negli anni 1883-84-85-86-87, alla Promotrice di Firenze con quattro tele, cioè: "Un canale a Venezia", eccellente per il colorito, movimento ed insieme che riproduce esattamente uno dei punti più pittoreschi della caratteristica città della laguna: "Una commedia in famiglia" il cui soggetto simpatico è reso con molto brio; "Al Mastello", quadro di squisita fattura per la linea e per la encomiabile verità con cui è riprodotto il vero; "Laguna di Venezia"; "I due amici".
A Torino, nel 1884, espose due buone tele: "Le serve al pozzo"; "A Venezia"; e, nella sua città, l'anno 1887, di nuovo il soprannominato quadro "Al Mastello" e due altri: "A mi!" e "Cortile campestre".