Raffaele Faccioli

Conosciamo molti lavori del Faccioli, che, per forma, colorito ed esecuzione troviamo degni di essere citati. Nel 1872 aveva alla Esposizione di Milano due quadri: “Un fiore che langue” e “Parole e fatti” entrambi apprezzabili, e che diedero bene a sperare dell’artista. A Napoli, nel 1877, produsse: “Ultimi sorrisi d’Autunno”; “La benedizione delle Catacombe”; “La santa famiglia” e un “Progetto di un edifizio per Esposizione permanente di Belle Arti da erigersi in Piazza del Popolo a Roma”, in sei tavole.

A questi lavori tennero dietro altre tele non meno encomiabili, e a Torino nel 1880 riscosse meritate lodi un eccellente “Ritratto” da lui esposto. I due quadri “Battuta” e “Ribattuta” rappresentanti scene del giuoco del Pallone, da lui esposti a Venezia nel 1877 e a Firenze nel 1889 piacquero per la novità del concetto e la buona esecuzione.

A Venezia espose pure un altro quadro, di cui non ricordiamo il titolo, ma che rappresenta una donna in letto che, intenta a leggere il ‘Decamerone’, si fa rossa, sorride e si contorce. Sobrio coloritore e buon disegnatore, il Faccioli, è uno fra i migliori pittori dell’Emilia e le sue tele non restano nel di lui studiò ma prendono volentieri la loro dimora nei palazzi dei ricchi, e nelle gallerie artistiche, ove certo fanno sempre buona figura in mezzo agli altri migliori lavori degli artisti moderni.