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Pittore
Giovanni Colombo
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Giovanni Colombo
Giovanni Colombo
Giovanni Colombo, conosciuto anche come Giovanni da Busnago per via del paese di origine, nasce appunto nella cittadina lombarda nel 1908. Non è attestata la sua iscrizione all’Accademia, quindi molto probabilmente si forma da autodidatta e negli anni Trenta esordisce in alcune mostre romane, come una prima personale tenutasi a Palazzo Torlonia nel 1932, o una seconda esposizione organizzata presso la Galleria Angeletti nel 1936.
Il racconto degli scorci milanesi
Milano è però la sua città di adozione e qui partecipa a diverse rassegne culturali. Nel 1937 prende parte alla Permanente del capoluogo lombardo con Santa Babila – Milano, l’anno successivo espone invece all’edizione seguente Milano vecchia – la Conca. Nel 1939 torna nuovamente alla Permanente con Loggiato dell’ospedale maggiore di Milano, mentre nel 1940 è presente alla Sindacale Interprovinciale di Milano con Rustico – Inverno, e nel 1941 con la tela Venezia.
L’artista nelle sue opere raffigura le atmosfere parigine e veneziane, ma sono soprattutto la città di Milano, i suoi monumenti e i suoi scorci ad essere protagonisti indiscussi della sua produzione, restituendo con spontaneità e vivacità pittorica gli angoli più caratteristici.
L’immediatezza realista e la trasparenza del colore
Il pittore rimane fedele ad un linguaggio naturalistico che deriva dalla pittura post-impressionista, dipinge infatti dal vero, facendosi interprete di una pennellata sintetica e materica, trasmettendo l’idea dell’immediatezza dell’impressione, creando diverse istantanee di vita.
Nel capoluogo lombardo stringe inoltre rapporti di amicizia con i chiaristi milanesi negli anni Trenta e con i pittori di Bagutta negli anni Sessanta. I primi citati utilizzano una pittura dai colori chiari e dal segno leggero e intriso di luce, in forte contrasto con gli artisti di Novecento che rappresentavano la pittura ufficiale milanese e italiana in quegli anni. Questo colore chiaro fatto di trasparenze contraddistingue anche la pittura di Giovanni Colombo, abile cronista della veduta urbana.
Il suo lavoro Via Monte di Pietà nel 1840 è oggi conservato nella Collezione d’arte della Fondazione Cariplo.
Il pittore scompare a Gaggiano, paese nella provincia di Milano, nel 1972, a sessantaquattro anni.
Emanuela Di Vivona
