Hai cercato
Pittore
Renato Brozzi
Sei interessato alla vendita o all'acquisto delle sue opere?
Acquistiamo opere di questo artista
e di altri pittori e scultori dal XVI secolo sino alla prima metà del XX secolo
La galleria Berardi offre un servizio gratuito e senza impegno di valutazione di opere di arte antiche e moderne. Per orientarsi nel mercato dell'arte, assai complesso e pieno di sfumature, è meglio affidarsi ad un consulente professionista che sappia rispondere in maniera veloce e concreta alle tue esigenze. La chiarezza delle risposte risolverà in maniera efficace la necessità di stimare o mettere in vendita un bene.
Contattaci immediatamente senza impegno
Risposte anche in 24 ore:
Renato Brozzi
Le piccole sculture di Renato Brozzi sono quotate attorno ai 2.000 euro. Tra i 3.000 euro e i 6.000 euro sono stimabili le opere più impegnative in particolare se in argento.
Le stime per i disegni e gli acquerelli si aggirano attorno ai 200 euro. Appezzato anche da Gabriele D’Annunzio lo scultore ha ha un area collezionistica emiliana e romana e sono molto apprezzate le sculture con soggetti di animali. Le quotazioni possono variare quindi contattate i nostri esperti per una stima gratuita e sicura.
Renato Brozzi nasce a Traversetolo, in provincia di Parma, nel 1885. Presenta sin da subito una notevole propensione verso l’arte. Inizia a lavorare in una fonderia artistica nei pressi di Parma, per poi frequentare lo studio del pittore Daniele De Strobel che gli consiglia, considerato il suo talento di cesellatore, di iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Parma. Questi saranno per lui anni importantissimi, sia per la frequentazione dei corsi di Cecrope Barilli, sia per la conoscenza di quello che diventerà uno dei suoi amici più sinceri, Amedeo Bocchi.
Il suo esordio risale al 1905, ma nel 1907 partecipa alla sua prima Biennale di Venezia con Asini, Porchetto e Al pascolo, targhette animalier che dimostrano tutta la sua perizia tecnica di matrice rinascimentale.
Prima degli anni Dieci si trasferisce a Roma per frequentare la Regia Scuola d’Arte della Medaglia. Nel 1915 divide la sua casa-studio di Villa Strohl-Fern, insieme ad Amedeo Bocchi, dando inizio ad una fiorente carriera di cesellatore, gradito ai più alti ambienti artistici e culturali della capitale. I suoi oggetti sono richiestissimi, per la loro notevole qualità, per gli accenti liberty e per la raffinatezza della cesellatura.
Alla Biennale di Venezia del 1912 presenta due bassorilievi con Bestie varie, una scultura in bronzo argentato con Cerbiatti, un servizio di piatti da frutta sbalzati. Sarà proprio la città di Venezia che lo avvicinerà alla figura di Gabriele D’Annunzio, con cui si legherà dal punto di vista artistico e personale per molti anni.
Il vate gli commissionerà numerosissimi oggetti minuti e eleganti per la collezione del Vittoriale, tra cui posacenere, coppe, piccoli e fini animali ornamentali, spillette e servizi cesellati e sbalzati. Partecipa alla Biennale del 1920 con Cinghiali, Pecore e Daini, mentre nel 1921 espone in una collettiva alla Galleria Pesaro di Milano, insieme ad Amedeo Bocchi e Nicola D’Antino.
Compaiono, tra le centodue opere esposte, studi di animali, Fagiano argentato, Capre in corsa, Oche in ascolto, Agnellini, Pulcini, Bracciali con gazzelle, medaglie sbalzate e la Spada d’onore offerta al generale Diaz dalla città di Venezia. Continua ad esporre alle Biennali veneziane fino al 1932 una serie di minute opere animalier, oggetti, targhe e sculture tra cui Gatta coi piccoli, Le damigelle, Maternità, Atteggiamento di due gatti. Diversi sono anche i monumenti pubblici che Brozzi realizza durante gli anni del fascismo, come la statuetta con la Vittoria del grano o la Vittoria angolare per la sua città natale. In occasione della grande mostra dell’animale nell’arte tenutasi a Roma nel 1930 gli viene dedicata una personale. Partecipa alla Quadriennale di Roma del 1935 con Zebra assalita da un leone, Piccoli gattini e La preda, tre disegni che rappresentano la grande forza descrittiva di Brozzi. Continua poi a cesellare per tutti gli anni Quaranta e Cinquanta. Muore a Traversetolo nel 1963.
Elena Lago
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.