Hai cercato

Pittore

Manlio Giarrizzo


Sei interessato alla vendita o all'acquisto delle sue opere?

Acquistiamo opere di questo artista

e di altri pittori e scultori dal XVI secolo sino alla prima metà del XX secolo

La galleria Berardi offre un servizio gratuito e senza impegno di valutazione di opere di arte antiche e moderne. Per orientarsi nel mercato dell'arte, assai complesso e pieno di sfumature, è meglio affidarsi ad un consulente professionista che sappia rispondere in maniera veloce e concreta alle tue esigenze. La chiarezza delle risposte risolverà in maniera efficace la necessità di stimare o mettere in vendita un bene.

Contattaci immediatamente senza impegno

Risposte anche in 24 ore:

Telefono

06.97.606.127

Whatsapp

347.783.5083

Manlio Giarrizzo

( Palermo 1896 – Firenze 1957 )

Pittore

    Manlio Giarrizzo

    Manlio Giarizzo nasce a Palermo nel 1896 in una famiglia di artisti, infatti sia il padre che le due sorelle condividono e praticano la stessa professione. La sua formazione avviene inizialmente sotto la guida del padre per poi iscriversi all’Istituto d’Arte di Palermo. 

    Gli “Artisti siciliani indipendenti” 

    Giovanissimo lavora nel campo dell’arredo decorativo, poi nel 1924 fonda il gruppo “Artisti siciliani indipendenti” e la rivista Aretusa insieme e Pippo Rizzo e Vittorio Corona. L’anno successivo partecipa alla sua prima esposizione presentando un Nudo e La notte, dalle forti suggestioni simboliste. Nel 1927 realizza uno dei suoi dipinti più celebri, L’imbronciata, portavoce di una serie di opere di ispirazione impressionista con stesure di colore larghe e contorni netti. 

    L’adesione agli stilemi di Novecento

    Nel 1929 gli viene dedicata una personale alla Sindacale Fascista di Palermo con tredici opere tra le quali troviamo Primavera, acquistata dalla Galleria d’Arte Moderna di Palermo che costituisce per il pittore un riconoscimento ufficiale. L’artista raffigura una ragazza dallo sguardo assorto affacciata alla finestra, enfatizzando l’atmosfera sospesa che caratterizza il linguaggio di questi anni, facendosi interprete di uno stile molto vicino al realismo magico di Casorati e alla metafisica di Carlo Carrà. Il colore è steso ancora attraverso pennellate molto larghe circoscritte da un contorno nero. Nel 1930 partecipa alla Biennale di Venezia con Ritratto e Palme. Vi torna all’edizione successiva con Al balcone, Passeggiata ed Estate.

    Negli anni Trenta si avvicina agli stilemi del Gruppo Novecento e le figure acquistano in solidità e colori luminosi. I soggetti sono per lo più di genere familiare ed agreste: infatti troviamo donne, bambini ed animali. 

    Dal 1934 al 1937 riveste inoltre il ruolo di professore di decorazione all’Accademia di Belle Arti di Palermo e poi dal 1937 ottiene la cattedra di scenografia all’Accademia di Napoli.

    Nel 1935 prende parte alla Seconda Quadriennale romana con quattro lavori Donne al balcone, Pomeriggio a San Nicola, Lavandaie alle Eolie e In giardino. Nel 1937 presenta alla Sindacale di Napoli Ferragosto, Ritratti e Sorelle; vi torna poi l’anno seguente con Ritratto del Duce e Ritratto di S. M. il Re Imperatore.

    Il trasferimento a Napoli e le suggestioni realiste

    In seguito al trasferimento a Napoli l’artista aggiorna la sua ricerca attraverso le suggestioni partenopee, virando verso un realismo scarno con un evidente ispessimento della materia cromatica. 

    L’artista ottiene molto successo tanto da avere una personale di venticinque opere alla Terza Quadriennale di Roma del 1939. Tra i lavori esposti menzioniamo Sergiotto e i libri, Oste innamorato, Bambino assopito, Terrazza rossa, Mattino, Ottobrata, Natura morta, Fiori, Il sogno del pescivendolo, Ricordi e Garofani bianchi. Torna alla Quadriennale anche nel 1943 con Il vasetto blu, Fiori e Fiori nel bicchiere

    La sperimentazione cubista, espressionista e astratta

    Sul finire degli anni Quaranta, dopo il conflitto bellico, mette in discussione il suo linguaggio, avvicinandosi alle ricerche cubiste, espressioniste e astratte di Picasso, Matisse e Paul Klee. Questa sua sperimentazione è visibile in opere come Le bagnanti del 1950, dal primitivismo e sintetismo molto accentuato; Viaggio in filobus del 1953 in cui riflette sulle ricerche cubiste; fino a giungere in Omaggio a Soldati ad una concezione astratta. Si spegne improvvisamente nel 1957, un anno dopo avere ottenuto la cattedra di pittura che prima apparteneva a Carlo Carrà.

    Emanuela Di Vivona

    LEGGI TUTTO

    acquisto opere artisti e stima pittura e scultura


    Altri artisti che potrebbero interessarti

    Iscriviti alla newsletter per ricevere le mostre in preparazione e le nuove acquisizioni!

    Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.

    Example
    © Copyright Berardi Galleria d'Arte S.r.l.