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Pittore

Fabio Fabbi


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Fabio Fabbi

( Bologna 1861 - Casalecchio di Reno 1946 )

Pittore

    Fabio Fabbi

    Quotazioni di Fabio Fabbi

    Il pittore Fabio Fabbi è famoso per le sue opere orientaliste elaborate in studio che oscillano dai 6.000 euro ai 25.000 euro. Le vaste tele di ampio respiro che riproducono accuratamente interni orientali ricchi di figure hanno superato agevolmente queste cifre, anche se il collezionismo di Fabio Fabbi, negli ultimi anni, sta diminuendo. Gli acquerelli oscillano tra i 1.500 euro e i 6.000 euro.

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    Biografia

    Fabio Fabbi pittore emiliano, nato a Bologna nel luglio del 1861, frequentò dapprima la scuola di scultura nell’Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la direzione del professore Rivalta, e conseguì la licenza nel 1880, insieme al primo premio di scultura. Nel 1881 ebbe la menzione onorevole di primo grado al Concorso governativo d’incoraggiamento, e nel 1883 vinse il premio governativo di Lire 1000 alla Accademia di Firenze col bassorilievo “Una questione d’onore”, che si conserva nella Accademia stessa.

    Il tema dato fu svolto dal Fabbi con valentia non comune. Buona e nuova la composizione, bene atteggiate le figure, vera la scena, bene espresse le varie sensazioni dei personaggi; questo bassorilievo meritò davvero l’onore del premio. Ma al Fabbi un’altra Dea sorrideva: la pittura, per la quale aveva nutrito in secreto grandissima simpatia, ed alla quale si era dedicato studiando indefessamente da solo, lavorando moltissimo senza produrre mai nulla in pubblico.

    Tale passione ebbe il sopravvento sulla scultura, e di ritorno da un viaggio fatto in Egitto nel 1886, il Fabbi si rivelò nella sua nuova carriera uno dei più forti pittori orientalisti del nostro paese.

    Nella sua dimora nella classica terra de’ Faraoni, il giovane artista, ebbe campo di studiare a fondo la vita, i caratteri, le abitudini di quel popolo eminentemente pittoresco, e si immedesimò tanto nel genere che tratta, da produrre, in poco tempo, molte eccellenti tele, che vendè immediatamente e che gli meritarono fama di esecutore valente.

    La sua “Donna araba”, esposta al Circolo degli Artisti di Firenze nel 1888 e che vendè al barone Giorgio Levi; “Un terrazzo ad Alessandria”; “Il vasaio”; “Vecchio mussulmano” ed altri quadri di soggetto orientale, hanno tutti una intonazione speciale, una caratteristica spinta, che a prima vista, li fa rilevare.

    Un suo ultimo lavoro che egli intitolò “Contrasto!” e che oggi trovasi nella galleria Costa a Firenze, rappresentante un Pascià che inebriato stringe e attira verso sè una Schiava georgiana, la quale mal corrisponde al di lui amplesso, è un quadro interessante ed ammirabile, non tanto pel la buona disposizione dei soggetti, e per lo stupendo colorito, e l’armonia del gruppo, che stacca stupendamente sul fondo caratteristico e vero del quadro, ma più ancora per l’espressione viva, efficacissima delle fisonomie e per l’effetto che suscita nell’animo del riguardante.

    Oltre i quadri ad olio descritti, ed altri di cui lungo sarebbe tener qui parola, il Fabbi è bravo acquarellista, pastellista originale e vigoroso, fecondo ed eccellente disegnatore. Fra i numerosi lavori da lui eseguiti uno degno di ricordo, anche per l’importanza storica, è “L’Egitto, Album di ricordi e disegni originali”, pubblicato dalla Fotografia Alinari di Firenze. Il Fabbi ha eseguito anche sei tempre di grandi dimensioni di stile arabo, per la decorazione di un ‘fumoir’ nel villino Sorani a Firenze.

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    Opere di Fabio Fabbi


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