Hai cercato
Pittore
Gennaro Befani
Sei interessato alla vendita o all'acquisto delle sue opere?
Acquistiamo opere di questo artista
e di altri pittori e scultori dal XVI secolo sino alla prima metà del XX secolo
La galleria Berardi offre un servizio gratuito e senza impegno di valutazione di opere di arte antiche e moderne. Per orientarsi nel mercato dell'arte, assai complesso e pieno di sfumature, è meglio affidarsi ad un consulente professionista che sappia rispondere in maniera veloce e concreta alle tue esigenze. La chiarezza delle risposte risolverà in maniera efficace la necessità di stimare o mettere in vendita un bene.
Contattaci immediatamente senza impegno
Risposte anche in 24 ore:
Gennaro Befani
Gennaro Befani
Gennaro Befani nasce a Napoli nel 1866. Nipote di Achille Formis, noto paesaggista, studia all’Accademia di Belle Arti di Napoli seguendo le lezioni di Filippo Palizzi.
Gli esordi nel verismo palizziano
Nel 1884 espone alla Promotrice di Torino Il primo dono, l’anno seguente alla Promotrice di Napoli presenta Lago di Como (studio) e Studio dal vero. Infatti il giovane pittore segue le suggestioni del verismo di Palizzi, osservando dal vero paesaggi e scene agresti, sperimentando e studiando la luce e il cromatismo del maestro. Anche dal punto di vista tematico segue le scelte del pittore abruzzese, con soggetti di natura popolare come per esempio con Cucitrici. La sua è una pittura di macchia, stesa con pennellate brevi e sintetiche che appena definiscono le figure e i paesaggi. Nel 1886, sempre nella città partenopea, espone In flagrante; e torna alla Promotrice di Napoli anche nel 1888 con Una Carmen. Nello stesso anno viene invitato anche alla rassegna londinese esponendo Capa Nenna e Reminiscenze di Napoli. Nel 1890 prende parte all’esposizione napoletana con Un arabo e Studio dal vero; e nel 1892 con Dopo un duello.
L’arrivo a Parigi e l’aggiornamento pittorico
L’artista si trasferisce per un periodo a Milano e dal 1899 si stabilisce a Parigi dove incontra successo di pubblico e critica. Espone diverse volte ai Salon dal 1901 al 1910 presentando opere di genere, ritratti o paesaggi con un lessico di stampo verista, ma addolcito secondo le esigenze del mercato. Infatti importante resta per lui la lezione di Filippo Palizzi, ma la modula secondo gli stilemi che osserva e sperimenta nella Ville Lumière. I suoi dipinti post-impressionisti sono molto apprezzati e presenta alle rassegne parigine Meditazione, Cortile di masseria a Mocet, La bella russa, La nonna, acquistata dal Barone Edmondo Rothschild, e Dopo la pioggia.
Nel mentre partecipa alla Biennale di Venezia del 1909 con l’opera La piazza di un villaggio bretone. Il pittore realizza diverse tele che descrivono la vie moderne parisienne come in Place de la Concorde, Veduta parigina e Mercato dei fiori.
Degno di nota è il dipinto Giovinezza, dal cromatismo più acceso e stridente, più vicino alle ricerche divisioniste e secessioniste, con una pennellata molto più filamentosa. Dello stesso filone pittorico e tematico è anche l’opera Primavera, oggi al Museo delle belle Arti di Valparaiso in Cile.
L’artista si spegne a Bagneux, poco a sud di Parigi, nel 1937, a settantuno anni.
Emanuela Di Vivona
