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Pittore

Lorenzo Cecconi


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Lorenzo Cecconi

( Roma 1863 - 1947 )

Pittore

    Lorenzo Cecconi

    Lorenzo Cecconi nasce a Roma nel 1863 da una famiglia di restauratori. Si forma presso l’Accademia di San Luca dove segue i corsi di Aurelio Tiratelli. Si specializza nella pittura di paesaggio, prediligendo la campagna romana, con tutti i suoi motivi della quotidianità contadina e popolare. Esordisce alla mostra degli Amatori e Cultori di Belle Arti del 1886 con Lavandaie di Ceccano, ma il primo vero successo giunge con l’Esposizione Internazionale di Roma del 1890, dove con uno dei dipinti presentati guadagna la menzione onorevole e l’acquisto da parte del Re.

    All’Esposizione di Palermo del 1892 invia Campagna romana, mentre a quella Nazionale di Roma del 1893 In amore labor, che gli garantisce un grande successo di pubblico. In effetti, i dipinti evocativi di Cecconi sono molto graditi al mercato: non espone solamente in Italia, ma anche a Birghton, Berlino, Vienna, Barcellona e Chicago.

    I lavori di Lorenzo Cecconi vengono tenuti d’occhio, sin dalla mostra del 1890, da Nino Costa, interessato alla sua interpretazione del paesaggio romano. Quindi viene invitato ad esporre con la società artistica In Arte Libertas nel 1901, quando presenta Tra il sì e il no e nel 1902, quando presenta invece L’addio. Due dipinti di genere che accompagnano la sua produzione più nettamente legata al paesaggio. In effetti, nel 1904 entra a far parte del gruppo dei “XXV della Campagna romana”.

    Nel 1906 partecipa all’Esposizione Nazionale di Milano per il Traforo del Sempione con Letargo di secolo. A quella di Rimini del 1909 invia di nuovo L’addio e Verso il meriggio. A cominciare dagli anni Venti partecipa alle esposizioni del Sindacato fascista dei Belle Arti del Lazio: nel 1929 presenta Prime nevi e Tor di Quinto, nel 1930 Paludi ed il CirceoValle del Poussin e Colline a Riano compaiono nel 1932 e Pineta di Fregene e Isola Farnese nel 1934.

    Nello stesso anno, partecipa alla Mostra Coloniale dove espone una serie di studi e dipinti raccolti durante un suo viaggio in India, che lo arricchisce di nuovi motivi e suggestioni. Nel corso degli anni, vince per due volte il premio per il paesaggio Werstappen, promosso dall’Accademia di San Luca.

    Nel 1939 prende parte alla Terza Quadriennale romana con Vecchi ulivi, mentre l’anno successivo alla mostra del sindacato espone Tevere Colline. Al 1942 risalgono La Ficciola – Anticoli CorradoI monti di AlatriIl Tevere da Giove, alla Quadriennale del 1943 l’evocativo Campagna di Veio.

    Sono da ricordare poi Pineta di OstiaRitorno al paese ed infine la sua opera più conosciuta e apprezzata, Verso sera. Continua a dipingere fino alla fine, muore a Roma nel 1947.

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    Opere di Lorenzo Cecconi


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