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Pittore

Ruggero Panerai


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Ruggero Panerai

( Firenze 1862 - Parigi 1923 )

Pittore

    Ruggero Panerai

    Quotazioni di Ruggero Panerai

    Le opere di Ruggero Panerai sono stimate tra i 1.500 euro e gli 8.000 euro, ma hanno anche superato i 10.000 euro tele di grandi dimensioni e di soggetto interessante. Molto apprezzati sono i soggetti di manovre militari di fanteria o cavalleria di gusto fattoriano che hanno raggiunto anche i 30.000 euro. Gli acquerelli sono hanno stime tra i 200 euro e i 500 euro.

    Si tratta di stime orientative: diversi fattori contribuiscono alla quotazione di un’opera, tra cui le misure, il soggetto, l’anno di esecuzione, la conservazione, la tecnica. Inviateci una foto della vostra opera di Ruggero Panerai per ricevere una stima gratuita e personalizzata.

    Biografia

    Pittore toscano, nato a Firenze il 19 marzo 1862. Esercitò il mestiere di falegname fino ai 15 anni, ed entrò all’Accademia nel 1877 per studiare ornato, ma poi si dedicò alla figura ed uscì con la licenza nel 1881. Entrò quindi nello studiò del professore Giovanni Fattori, che ebbe per lui cure quasi paterne, e da cui ritrasse in gran parte il sistema di pittura, da lui in seguito adottato.

    Due anni dopo la licenza dell’Accademia prese parte al concorso annuo di Lire mille, e riportò la metà del premio. Il primo quadro di una certa importanza dal titolo “Il Guado”, esposto a Venezia nel 1887, fu scelto dalla Commissione governativa, e doveva essere acquistato per la Galleria moderna di Roma, ma per alcune circostanze speciali passò invece nella galleria Pisani a Firenze. Quel grande dipinto fu ammirato e lodato da quanti visitarono la Esposizione veneta.

    I cavalli in esso ritratti sono vivi come e viva l’impressione dell’arditezza e dell’ingegno dell’artista. Buono il colorito, gagliardo l’insieme, il tutto bene armonizzato e soddisfacente; lavoro splendido e promettente un lieto avvenire per il giovane artista. E il Panerai mantenne le promesse, e nello stesso anno prese parte al concorso Fumagalli a Milano con uno splendido quadro: “Il cavallo malato”, vincendo il concorso e riportando oltre al premio le lodi di tutta la stampa d’Italia.

    Questo quadro acquistato da Ernesto Rossi, trovasi oggi nella sua villa a Montughi presso Firenze. “Il cavallo malato” presenta un breve tratto di maremma toscana, limitata da una striscia di bosco fitta di pini a ombrello, che coprono l’orizzonte. Nel terreno ondulato che precede la pineta, diviso obliquamente da una fossa in due zone, pascolano a branco, di là dalla fossa, delle mucche e dei buoi; di qua, cavalli, giumente e puledre.

    Un cavallo s’è accasciato nell’erba, con la testa un po’ sollevata; è patito, sofferente, sembra perfino diventato pallido: due guardiani di mandre venuti a cavallo a visitarlo, tengono consulto chini sulla povera bestia. Le loro montature pascono lì accanto. Tutti i cavalli, in questo quadro, sembrano grandi al vero, mentre anche i più grandi sul davanti, non arrivano a un terzo delle dimensioni naturali; quelle bestie hanno espressioni piene di sentimento senza essere umanizzate: restano bestie e commoventi; il cavallo malato poi, sotto questo rispetto è assai ammirabile.

    Per l’Esposizione di Bologna del 1888, il Panerai eseguì un’altra tela di grandiose proporzioni, rappresentante “Mazzeppa”, che, anco questo, è uno stupendo studio di mandria equina maremmana: la composizione del quadro è bellissima e riuscita naturalmente, senza sforzo, senza convenzionalismo di sorta; “Mazzeppa” fruttò a Ruggero Panerai il titolo di professore della Regia Accademia di Bologna, come i lavori antecedenti gli avevano meritato quello di Professore corrispondente della Accademia di Firenze.

    Il quadro modificato fu poi mandato all’Esposizione di Parigi del 1889. Questo giovine artista ha fatto in seguito altri leggiadri lavori, e la bella tela: “Una stalla di mucche”, che ha esposto alla Promotrice di Firenze, nel 1890; mentre scriviamo, ci annunziano che ha concorso al gran premio Firenze pel 1891.

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