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Pittore
Salvatore Candido
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Salvatore Candido
Salvatore Candido è attivo a Napoli nella prima metà del XIX secolo. Pochissimo si sa della sua vita, proprio perché pochi sono i riferimenti biografici a lui relativi. Le tele risultano essere molto vicine agli stilemi della Scuola di Posillipo, quindi i suoi paesaggi appaiono ampi e ariosi, luminosi e limpidi, anche se ancora in parte influenzati dalle guaches.
Il vedutismo napoletano di Hackert ritorna dunque in alcune tele più accademiche di Candido, anche se in altre sembra essere vicinissimo allo stile di Giacinto Gigante, con cui è stato spesso scambiato.
Le sue tele e tavole, quasi tutte di piccolo formato, assumono spesso un tono aneddotico, grazie alle figurine che popolano scene della quotidianità partenopea in spiaggia. L’intento cronachistico fa la sua comparsa in alcuni dipinti come Il ritorno del Re, che dai documenti risulta essere stato acquistato dal Re Ferdinando I, durante la Prima Mostra Borbonica.
Oggi l’opera si trova alla Reggia di Caserta, mentre altre sono sparse in collezioni private: ne sono esempio Paesaggio, Villa Comunale, Veduta della Baia di Napolie Veduta di Napoli da Santa Lucia, Via Caracciolo, Napoli dal Carmine, Castello di Donn’Anna a Napoli.
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.